Corso di laurea magistrale in Filosofia

In linea con gli obiettivi del corso di laurea magistrale in Filosofia di sviluppare le competenze e abilità argomentative e interpretative delle e degli studenti e di fornire loro una preparazione sia storica che teorica nell’ambito della relazione tra politica e estetica.

Alla fine dell'insegnamento verrà richiesto alle studentesse e agli studenti:
- di avere acquisito conoscenza e comprensione di alcuni argomenti riguardanti la riflessione filosofica politica e estetica.
- di essere in grado di collegare queste discussioni filosofiche ad esempi concreti tratti dalla filosofia contemporanea;
- di avere sviluppato la capacità di valutare criticamente il materiale proposto durante l'insegnamento;
- di aver sviluppato abilità comunicative partecipando attivamente alle discussioni;
- di dimostrare le proprie capacità di apprendimento nell'approfondimento degli argomenti esposti dal docente.

36 ore di insegnamento in presenza e accessibile in collegamento telematico. Le registrazioni delle lezioni saranno rese disponibili sulla piattaforma Moodle. Circa il 30% dell'insegnamento sarà dedicato ad attività seminariali non registrate. Chi non potesse partecipare a queste attività avrà la possibilità di svolgere autonomamente un'esercitazione scritta equivalente, sulla quale riceverà una valutazione del docente.

L'esame orale verificherà la conoscenza e la comprensione degli argomenti dell'insegnamento, la capacità di contestualizzare storicamente le fonti primarie e di interpretare i contenuti filosofici,  l'abilità di affrontare criticamente i problemi filosofici discussi, lo sviluppo di abilità argomentative in relazione ai testi del programma. Il programma d'esame sarà lo stesso per chi non ha la possibilità di frequentare.

Lo scopo di questo corso – dove si studieranno gli esiti filosofici della teologia politica i     taliana del X e XI secolo – è di introdurre una “filosofia delle avvertenze” attraverso questioni estetiche e di filosofia politica. In una condizione dove la “più grande emergenza è la  assenza di emergenze”, le avvertenze sono diventate un concetto centrale per comprendere il nostro tempo. Contrariamente alle recenti filosofie dell’ambiente, la “filosofia dei avvertimenti” è più che una reazione a un’emergenza globale che richiede chiarificazioni filosofiche. Potremmo dire che, fenomenologicamente parlando, le filosofie del clima sono ontologie regionali, mentre la nostra è un’ontologia fondamentale che comprende tutte le altre. “Questa parola, ‘essere’, ci serve di avvertimento” dice Heidegger nella Introduzione alla Metafisica (1936) – avvertimento che la realtà non è solamente composta di enti e che la verità non è esclusivamente qualcosa che può essere misurato e verificato. La verità, come “l’estetica e politica dell’emergenza” dimostrano, sono diventati un evento che dobbiamo tenere aperto, cioè disponibile a diverse interpretazioni. La riflessione si estetica e politica metterà in luce la dimensione ontologica degli avvertimenti.

Inserire qui il testo in italiano (massimo 4000 caratteri). Non eliminare l’indicazione “Italiano” tra le parentesi quadre; è necessaria per la creazione dell’etichetta di visualizzazione del testo in italiano. Una volta inseriti i testi eliminare queste indicazioni in modo che non risultino visibili agli studenti.

L'inizio delle lezioni è previsto per il 5 Maggio 2022. Ulteriori indicazioni sulle modalità di svolgimento dell'insegnamento in conformità con le misure di tutela sanitaria vigenti verranno rese disponibili in prossimità dell'inizio delle lezioni.