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Storia della filosofia C

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History of Philosophy C

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Anno accademico 2022/2023

Codice dell'attività didattica
FIL0453
Docente
Paolo Tripodi (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea magistrale in Filosofia
Anno
1° anno 2° anno
Periodo didattico
Secondo semestre
Tipologia
Caratterizzante - Ambito: Storia della filosofia
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
M-FIL/06 - storia della filosofia
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

“Ciò che distingue in modo decisivo il marxismo dalla scienza borghese – scriveva Lukács nel 1919 – non è il predominio delle motivazioni economiche nella spiegazione della storia, ma il punto di vista della totalità”. La prospettiva hegelo-marxista della totalità implicava l’anti-fondazionalismo epistemologico, l’olismo semantico, il materialismo storico, la critica dell’ideologia e, soprattutto, l’unità di teoria e prassi. Secondo una convenzione storiografica consolidata, pochi anni prima la tradizione filosofica analitica aveva avuto origine, nelle mani nei fondatori Russell e Moore, rifiutando una diversa versione della filosofia della totalità, quella proposta dagli idealisti britannici.

A partire da questa iniziale contrapposizione, il corso si propone di raccontare alcune vicende del rapporto tra filosofia analitica e marxismo nel ‘900.

Si possono distinguere tre fasi in questa storia.

Tra gli anni ’20 e gli anni ’40, come altri intellettuali europei anche i filosofi analitici si confrontano con le conseguenze della Prima guerra mondiale e della Rivoluzione russa. Durante il corso verranno illustrati alcuni aspetti delle reazioni personali e politiche, oltre che delle loro più remote conseguenze filosofiche, di personaggi come Russell, Wittgenstein, Ramsey, Berlin, Austin, Hampshire, Ayer, ma anche Neurath, Reichenbach, Carnap. L’adesione a forme di “socialismo” di stampo liberale fu largamente maggioritaria, ma in alcuni casi la tradizione analitica ebbe modo di confrontarsi direttamente con il marxismo: si pensi al dialogo tra Wittgenstein e Sraffa (e M. Dobb), o al caso di M. Cornforth, un allievo di Wittgenstein convertitosi al materialismo dialettico.

Il periodo dagli anni ’50 agli anni ’70 è caratterizzato dalla Guerra fredda e, più tardi, dalla contestazione. In questi anni, nell’ambito di un più ampio processo di rigorizzazione delle scienze umane, si sviluppa negli Stati Uniti – anche grazie alla partecipazione di Quine e di altri filosofi e logici ai lavori della RAND corporation – la versione della filosofia analitica destinata a diventare mainstream. Analitici come Popper criticano il marxismo enfatizzando il legame tra punto di vista della totalità e totalitarismo; marxisti come Marcuse e P. Anderson attaccano la filosofia analitica (spesso prendendo a prestito i principali argomenti critici da Words and Things di E. Gellner); altri analitici vicini al marxismo, come ad esempio MacIntyre, reagiscono in modi filosoficamente interessanti. Sulla scena britannica e statunitense si possono trovare filosofi analitici radicali di sinistra o addirittura marxisti, ma si tratta di figure che – secondo il modello paradigmatico rappresentato da Chomsky – sono in qualche misura “divise”, caratterizzate dalla compresenza di due componenti separate, l’attività scientifica e professionale da una parte, l’attivismo politico dall’altra parte (si pensi, a questo proposito, al giovane Putnam o, più tardi, a Dummett).

A partire dagli anni ’80 la dissoluzione della “grande narrazione” marxista è accompagnata, nell’ambito della tradizione analitica, dalla riscoperta di alcuni temi. Da un lato, c’è la vicenda del marxismo analitico – un ossimoro dal punto di vista di Lukács – promosso da Cohen, Elster e altri: un marxismo di stile analitico, in cui il metodo dialettico è sostituito dalla teoria della scelta sociale, e il tema dello sfruttamento è completamente svincolato dalla teoria del valore-lavoro. Dall’altro lato, vi sono svariati tentativi – da Sellars a Brandom – di ritornare a Hegel e a forme di olismo semantico ed epistemologico; vi è l’enfasi di autori come Rorty, Williams e Cavell sulla centralità della storia per la filosofia; la critica rivolta al pensiero liberale da comunitaristi come MacIntyre; la constatazione, da parte di Putnam e altri, del collasso della dicotomia tra fatto e valore; la critica dell’ideologia nei recenti lavori di J. Stanley e M. Fricker.

"It is not the primacy of economic motives in historical explanation that constitutes the decisive difference between Marxism and bourgeois thought, – Lukács wrote in 1919 – but the point of view of totality".

Such Hegelian-Marxist perspective implied epistemological anti-foundationalism, semantic holism, historical materialism, the critique of ideology and, above all, the unity of theory and praxis. According to a well-estabished historiographical topos, a few years earlier the analytic philosophical tradition arose, in the hands if its founders Russell and Moore, by rejecting the philosophy of totality of the British Idealists.

Starting from this contrast, the course aims at telling some stories of the relationship between analytic philosophy and Marxism in the 20th century.

This story can be divided into three main periods.

From the 1920s to the 1940s, European intellectuals, and analytic philosophers among them, faced the consequences of WWI and Russian Revolution. The course will illustrate some aspects of the personal and political reactions – as well as their remote philosophical consequences – of people such as  Russell, Wittgenstein, Ramsey, Berlin, Austin, Hampshire, Ayer, as well as Neurath, Reichenbach, Carnap. Most of them subscribed to forms of "liberal socialism", but in some cases analytic philosophers directly encountered Marxism: e.g. the dialogue between Wittgenstein and Sraffa (and M. Dobb), or the case of M. Cornforth, a former pupil of Wittgenstein who then joined Dialectical Marxism.

The period from the 1950s to the 1970s is characterised by the Cold War and the student protest.  In these years, in the context of a wider process of rigourism in the humanities, mainstream analytic philosophy develops in the US in the hands of Quine and other philosophers and logicians involved in the RAND corporation. Analytic philosophers such as Popper criticise Marxism emphasising the relation between the point of view of totality and totalitarianism; Marxists such as Marcuse and P. Anderson attacked analytic philosophy (often borrowing E. Gellner's arguments); other analityc philosophers close to Marxism, such as MacIntyre, reacted in philosophically interesting ways. In Britain and the US there are analytic philosophers who are  radical leftists or even Marxists, but most of them are – as in the paradigmatic case of Chomsky – somewhat "divided" figures, characterised by the joint presence of two separated elements, scientific and professional activity on the one hand, and political activism on the other hand (e..g. the cases of the young Putnam and later of Dummett).

Since the 1980s the dissolution of the Marxist  “grand narrative” combined, within the analytic tradition, with the rediscovery of several topics and issues. On the one hand, the case of Analytical Marxism (an oxymoron from the point of view of Lukács),  fostered by Cohen, Elster and some others: Marxism with analytic style; in which the dialectical method is replaced by social choice theory, and exploitation is explained without any reference to the labour value theory. On the other hand, various attempts – from Sellars to Brandom – to return to Hegel, and in particular to semantic and epistemological holism; emphasis on the central role of history for philosophy put by authors such as Rorty, Williams and Cavell; the critique of Liberalism put forward by Communitarian philosophers such as MacIntyre; Putnam's statement of the collapse of the fact-value dichotomy; the critique of ideology in the works of people such as J. Stanley and M. Fricker.

 

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Risultati dell'apprendimento attesi

Capacità di descrivere, analizzare e discutere criticamente alcuni aspetti rilevanti del rapporto tra filosofia analitica e marxismo nel corso del '900.

 

Ability to describe, analyse and discuss some aspects of the relationship between analytic philosophy and Marxism in the 20th century.

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Modalità di insegnamento

Lezioni frontali in classe (36 ore).

 

Lectures (36 hours).

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Modalità di verifica dell'apprendimento

Frequentanti: due compiti scritti, uno da svolgere a casa e uno da svolgere in classe. Nel compito a casa, a partire dai temi e problemi emersi durante il corso gli/le studenti/esse dovranno formulare una domanda che ritengono interessante e fornire una breve risposta (naturalmente verranno valutate sia la domanda sia la risposta). Nel compito in classe si tratterà di rispondere ad alcune domande (questa volta fornite dal docente) sul contenuto del corso.

Non frequentanti: un esame orale su una selezione di testi concordata con il docente a partire dall'elenco pubblicato qui sotto nella sezione "Testi consigliati e bibliografia".

Students who attend the course: two written tests, one at home and the other in class. At home, they will be required to raise a question they regard as interesting and provide a short answer (it goes without saying that both the question and the answer will be evaluated). In class, they will answer some questions (provided by the teacher) on the topics dealt with during the course.

Students who do not attend the course: oral exam on a selection of texts, agreed upon with the teacher and chosen among those listed below in the "Suggested readings" section.

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Attività di supporto

Estratti dei testi consigliati in bibliografia e altri materiali di lavoro verranno caricati dal docente sulla piattaforma Moodle durante il corso.

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Programma

La filosofia analitica e la questione marxista della totalità

 

Il problema

1. Filosofia analitica, dottrina delle relazioni interne, specialismo

2. La questione marxista della totalità (Lukács)

 

Guerra e rivoluzione

3. Le conseguenze filosofiche della guerra

4. Russell, Wittgenstein, Austin: viaggi in Unione Sovietica

5. Filosofi analitici tra socialismo inglese e socialdemocrazia tedesca

6. Comunisti a Cambridge: Maurice Cornforth e i marxisti del circolo di Keynes

 

Guerra fredda e contestazione

7. Totalità e totalitarismo: Berlin, Popper, e il caso di I. Lakatos (da Budapest alla LSE)

8. Marxisti con Gellner: Marcuse e Anderson, e le reazioni di MacIntyre, Taylor, Cornforth

9. Filosofi alla RAND (Quine e i suoi rapporti con P. Samuelson)

10. Il "problema Chomsky" (intellettuali divisi tra lavoro scientifico-professionale e attivismo politico)

 

Dissoluzione e nuovi germi

11. Marxismo analitico (Cohen, Elster, Roemer)

12. Forme di olismo (da Sellars a Brandom)

13. Comunitarismo (es. MacIntyre)

14. Storia e filosofia (es. Williams, Rorty, Cavell)

15. La fine della dicotomia fatto/valore (Putnam)

16. Critiche dell’ideologia (es. J. Stanley)

Analytic philosophy and the Marxist question of totality

List of topics

The issue

1. Analytic philosophy, the doctrine of internal relations, specialization

2. The Marxist question of totality (Lukács)

 

War and Revolution

3. The philosophical consequences of the war

4. Russell, Wittgenstein, Austin in Soviet Union

5. Analytic philosophers between British Socialism and German Socialdemocracy

6. Comunists at Cambridge: Maurice Cornforth and the Marxists of Keynes's Circus

 

Cold War and Student Protest

7. Totality and totalitarianism: Berlin, Popper, and the case of I. Lakatos (from Budapest to the LSE)

8. Marxists with Gellner: Marcuse and P. Anderson; reactions by MacIntyre, Taylor, Cornforth

9. Filosofi at RAND (Quine and Samuelson)

10. The "Chomsky problem" (scientific-professional activity v. political activism)

 

Dissolution and Rediscoveries

11. Analytical Marxism (Cohen, Elster, Roemer)

12. Holism (from Sellars to Brandom)

13. Communitarianism (e.g. MacIntyre)

14. History and philosophy (e.g. Williams, Rorty, Cavell)

15. The collapse of the fact-value dichotomy (Putnam)

16. Critique of ideology (e.g. J. Stanley)

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

G. Lukács, Storia e coscienza di classe (1923), Sugarco, 2021

D. Marconi, Il mestiere di pensare, Einaudi, 2014

F. Berto, Che cos'è la dialettica hegeliana?, Il Poligrafo, Padova, 2005

S. Sayers, 'Marxism and the doctrine of internal relations', Capital and Class, 39 (1), 2015, pp. 25-31

 

B. Russell, Ritratti a memoria, Longanesi, 1971

M. Mori (a cura di), Gli intellettuali e la Grande Guerra, Il Mulino, 2019

I. Berlin, Karl Marx, Adelphi, 2021

A. Sen, 'Sraffa, Wittgenstein, and Gramsci,' Journal of Economic Literature, 41 (4), 2003, pp. 1240-1255

 

C. Schorske, ‘The New Rigorism in the Human Sciences, 1940-1960,’ in T. Bender, C. E. Schorske (eds.), American Academic Culture in Transformation: Fifty Years, Four Disciplines, Princeton: Princeton University Press, 1998, pp. 309-30

N. Rescher,  ‘Logicians at RAND,’ in Studies in 20th Century Philosophy, Frankfurt: Ontos, 2005, pp. 181-208

M. Cornforth, Marxism and Linguistic Philosophy, Lawrence & Wishart, 1965

K. Popper, La società aperta e i suoi nemici, vol. 2, Armando, 2004

H. Marcuse, L'uomo a una dimensione, Einaudi, 1999

P. Anderson, Components of the national culture, in English Questions, Verso, 1992

P. Blackledge and N. D. Davidson (eds.), Alasdair MacIntyre's Engagement with Marxism, Brill, 2008

N. Chomsky, La responsabilità degli intellettuali, Ponte alle Grazie, 2019

 

G. A. Cohen, Karl Marx's Theory of History (1979), Princeton University Press, 2001

J. Roemer (ed.), Analytic Marxism, Cambridge University Press, 1986

R. Brandom, Articolare le ragioni, Il Saggiatore, 2002

A. MacIntyre, Dopo la virtù, Armando, 2007

B. Williams, La filosofia come disciplina umanistica, Feltrinelli, 2013

H. Putnam, Fatto/valore: fine di una dicotomia e altri saggi, Fazi, 2004

J. Stanley, La propaganda. Che cos'è e come funziona, Mondadori, 2020

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Note

Si pregano gli studenti e le studentesse, specialmente coloro che hanno intenzione di seguire e partecipare alle lezioni, di iscriversi sulla pagina Campusnet del corso e sulla piattaforma Moodle.

 

Il corso si terrà il lunedì, il martedì e il mercoledì dalle 10-12,  in aula 17 di Palazzo Nuovo, dal 17 aprile al 24 maggio 2023.

Students, especially those who intend to attend the course, are kindly requested to register on the Campusnet page and on the Moodle platform.

The course is expected to take place in the second half of the second semester, i.e. starting in April 2023.

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Ultimo aggiornamento: 06/12/2022 18:57
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